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Le Borse fanno le bizze, aumenta l'offerta di prodotti alternativi: dai bond africani e cinesi fino ai diamanti

 

Diamanti

 

Nel 2015 il valore del mercato dei diamanti in Italia è cresciuto del 20%, passando da 190 a 230 milioni di euro. L'incremento è del 78% rispetto ai 128 milioni investiti nel 2013. E' evidente quindi che c'è un interesse per questo settore, classificabile come investimento rifugio. I diamanti da investimento non si acquistano in gioielleria ma in banche convenzionate con intermediari qualificati.

Secondo Intermarket Diamond Business i diamanti garantiscono una protezione del capitale con rendimenti continui come registrato negli ultimi 30 anni pari a circa 1,5 -2 punti percentuali sopra il tasso inflattivo.

Le statistiche del passato indicano che il diamante rappresenta quindi un bene rifugio. Bisogna però fare attenzione ad almeno due aspetti: ci vogliono in media almeno 45 giorni per la rivendita (quindi non sono uno strumento super-liquido) e le commissioni di intermediazione sono molto alte, soprattutto per chi decide di rivederli dopo 1 anno (a quel punto il costo è pari al 16% dell'investimento). Le commissioni scendono intorno al 7% in caso di rivendita dopo 7 o più anni. Quindi si tratta di una forma di investimento pensata eventualmente per il lungo-lunghissimo periodo. Da verificare poi se non vengano applicate doppie commissioni, ovvero se a quelle chieste dall'intermediario si debbano poi aggiungere quelle della banca.

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